L'armata Brancaleone
Disponibile su Prime Video
Il medioevo cialtrone e miserando dell'Armata Brancaleone è una sorprendente riscoperta per ogni nuova generazione che ha la fortuna di incontrarlo. La documentazione storica alla base del film è notevole, ma gli autori (assieme al regista è d'obbligo menzionare gli sceneggiatori Age & Scarpelli) fan di tutto per celarla, costruendo un film di irrefrenabile vitalità, di personaggi che si sono impressi indelebilmente nella memoria collettiva, di feconda ricchezza intellettuale che tutti sono messi in condizione di apprezzare, anche se non si è letto il Don Chisciotte e si ha solo una vaga idea della Commedia dell'Arte. Da quando il film è uscito, il pubblico non ha mai smesso di ridere. Anche se a tratti, come sempre nei film migliori di Monicelli, la morte si affaccia furtiva, e un brivido ci coglie. Gassman è sublime nella parodia, in chiave più comica che eroica, della propria vena recitativa classicheggiante. Ma non sono da meno il nobile bizantino in disgrazia Gian Maria Volontè e la vergine che fa tremare le gambe Catherine Spaak. Parlano un linguaggio che è entrato nel costume italiano, tra Jacopone da Todi, il dialetto marchigiano, l'aulico, il maccheronico e il completamente inventato. Il ritornello “Branca Branca Branca, Leon Leon Leon!” è una delle canzoni italiane più cantate di sempre.
Con Vittorio Gassman, Catherine Spaak, Gian Maria Volonté
Regista Mario Monicelli