Varsavia, 1º settembre 1939, Wladyslaw Szpilman sta eseguendo un notturno alla radio presso la quale lavora quando sente delle esplosioni che rapidamente si avvicinano, gli viene detto di smettere ma lui continua fino a quando una granata fa crollare la stanza accanto allo studio di registrazione: è l'inizio della seconda guerra mondiale, la Polonia è stata invasa e, nonostante il momentaneo entusiasmo per la dichiarazione di guerra alla Germania da parte di Francia e Gran Bretagna, Varsavia verrà occupata dopo pochi giorni. Immediatamente dopo l'occupazione da parte delle truppe tedesche vengono emanate una serie di restrizioni alla popolazione, restrizioni rese ancora più pesanti per la numerosa comunità ebraica come la limitazione del possesso di denaro, estromissione dal lavoro, divieto di accesso ai locali ed obbligo di indossare un bracciale bianco con la stella di David. Wladyslaw, che vive con l'anziano padre, la madre, il fratello Henryk e le due sorelle Regina ed Halina, viene licenziato dalla radio di Varsavia e, dopo che la famiglia ha esaurito gli ultimi risparmi, è costretto a vendere il suo pianoforte prima di trasferirsi nel ghetto di Varsavia.